Paccheri natalizi

Ecco una delle portate dei menù delle festività natalizie. Si tratta di un primo piatto di pasta, che richiama i colori del natale, oro e verde. Il pacchero un tempo era la “pasta dei poveri” perché, essendo grandi, ne bastavano pochi per riempire il piatto. Una curiosità simpatica riguarda l’origine del nome. Nel dialetto partenopeo, “pacchero” significa “schiaffo” e perciò vengono chiamati anche Schiaffoni.

Ingredienti – 4 persone:

  • 500g di paccheri Gragnano
  • 1 zucca
  • 1 cipolla di tropea
  • Erbe aromatiche (rosmarino, salvia e alloro)
  • 250g di luganega
  • 50g di pistacchi tostati
  • burro q.b.
  • Parmigiano reggiano q.b.
  • 1 spicchio d’aglio
  • vino bianco q.b.

Procedimento:

  • Per prima cosa legare assieme le erbe aromatiche. Tritare finemente la cipolla, pulire e tagliare a cubetti la zucca e infine privare la salsiccia del budello.
  • Mettere a bollire l’acqua per la pasta.
  • Rosolare la cipolla e l’aglio con la salsiccia, sfumare con il vino bianco. Rimuovere la salsiccia, aggiungere la zucca e dell’acqua , salare e pepare. Cuocere per 25 minuti aggiungendo al dovere acqua.
  • Nel frattempo tritare i pistacchi e in una pentola ardente scottare per 1 minuto. Cuocere i paccheri per 2 minuti in meno rispetto al tempo di cottura indicato sulla confezione.
  • Rimuovere le erbe e frullare la zucca fino ad ottenere una crema, trasferire la crema assieme alla salsiccia in una pentola aderente, aggiungere i paccheri cotti e proseguire la cottura per 2 minuti. aggiustare di sale
  • Spegnere il fuoco e aggiungere burro e formaggio grattugiato. Lasciare mantecare 2 minuti.
  • Completare il piatto posizionando la pasta, il suo sughetto e terminare con il crumble di pistacchi.
  • Giro di olio EVO e servire. Buon appetito!!!

Pubblicato da Christian Citterio

Christian Citterio, classe 1999, studente di scienze alimentari presso università statale di Milano. Appassionato di una cucina tradizionale con spunti di modernità e applicata agli studi.